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Possiamo impedire che il prediabete si trasformi in diabete?

Possiamo impedire che un Pre-diabete si trasformi in diabete conclamato? In un solo decennio, il numero di persone affette da diabete è più che raddoppiato. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, entro il 2050, uno su tre nella popolazione può avere il diabete. Qual è il problema? Ebbene, le conseguenze del diabete sono: causa di cecità in età adulta, la prima causa di insufficienza renale, e la prima causa di amputazioni chirurgiche.

Cosa possiamo fare per impedirlo?

Ebbene, l’insorgenza del diabete di tipo 2 è graduale, con la maggior parte delle persone progredendo attraverso uno stato di prediabete, una condizione che colpisce circa 1 su 3 americani. Dal momento che gli attuali metodi di trattamento del diabete rimangono insufficienti, la prevenzione è preferibile, ma cosa funziona meglio, i cambiamenti dello stile di vita o i farmaci? Non sapevamo rispondere a questo quesito fino alla comparsa in letteratura di questo studio punto di riferimento pubblicato nel New England Journal of Medicine.

Migliaia di pazienti sono stati randomizzati per ottenere una buonavalutazione dei dati tra chi assumeva il farmaco antidiabetico maggiormente diffuso o chi veniva trattato con dieta ed esercizio fisico. La metformina, è probabilmente il farmaco anti diabete più sicuro che ci sia. Provoca diarrea in circa la metà dei pazienti, nausea in 1 su 4, circa 1 su 10 pazienti soffrono di astenia, debolezza fisica e la fatica, ma solo circa 1 paziente su 67.000 ogni anno è morto a causa del farmaco.

Rispetto al placebo, in termini di numero percentuale di persone che sviluppano il diabete entro il periodo di studio di quattro anni, un minor numero di persone nel gruppo farmaco ha sviluppato il diabete.

Dieta ed esercizio fisico: anche più efficaci del farmaco!

Ma la dieta e l’esercizio hanno funzionato meglio. L’intervento nello stile di vita ha ridotto l’incidenza del diabete del 58%, rispetto a solo il 31 % con il farmaco. L’intervento nello stile di vita era significativamente più efficace rispetto al farmaco, e aveva un minor numero di effetti collaterali. Più di tre quarti di quelli che assumevano il farmaco hanno riferito sintomi gastrointestinali, anche se c’era più dolore muscolare riportato nel gruppo stile di vita, a causa forse dell’esercizio fisico cui non erano abituati. Questo è quello che altri studi hanno successivamente riscontrato: approcci non farmacologici sono superiori agli approcci di basati sui farmaci per la prevenzione del diabete.

Riporto uno dei più famosi studi di prevenzione sul diabete:

500 persone con prediabete randomizzati in un gruppo di intervento stile di vita o di controllo, durante lo studio, il rischio di diabete è stato ridotto del 50-60%, seppure nel gruppo stile di vita, solo circa un quarto dei partecipanti sono stati in grado di mangiare abbastanza fibra, cioè cibi integrali vegetali, e ridurre i grassi saturi, (lattiero-caseari, dolci, pollo e maiale).

Ma già così hanno fatto meglio rispetto al gruppo di controllo, ed un numero inferiore ha sviluppato il diabete Ma la cosa sorprendente si è registrata quando si sono osservati i partecipanti allo studio che avevano aderito in modo completo ai cambiamenti dello stile di vita: avevano diabete zero. Nessuno di loro ha il diabete. Un calo del 100% del rischio.

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